Nella vita ci sono cose che la matematica dello spread e la contabilità del PIL non riescono a catturare: la qualità della vita.
Ma come si misura il benessere di una società? Esiste un indicatore in grado di dirci quanto vale la qualità della vita in Italia?
La risposta ci arriva direttamente dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che ha sviluppato un indice che offre informazioni utili sulla qualità della vita nei 38 paesi del mondo più industrializzati.
L’indicatore in questione prende il nome di “Better Life Index” e misura, su una scala che va da 1 a 10, i fattori che più di tutti determinano la qualità della vita di un paese. Dal reddito all’abitazione, passando per ambiente, sicurezza e salute, solo per citarne alcuni.
In Italia la qualità della vita è superiore rispetto agli altri paesi del mondo?
Scopriamo come si colloca l’Italia nel confronto con gli altri paesi in termini di qualità della vita.
L’Italia si trova al di sopra della media mondiale per quanto riguarda temi come salute, relazioni sociali ed equilibrio tra il lavoro e la vita privata.
Figura invece al di sotto della media in ambiti come reddito e ricchezza, impegno civile, sicurezza, abitazioni, qualità ambientale, occupazione e istruzione.
In generale, ponderando equamente i fattori che compongono l’indice, l’Italia mostrerebbe un punteggio di 5.5/10 sulla qualità della vita.
Al primo posto si piazza la Norvegia 7.45/10, mentre all’ultimo il Sudafrica 2,6/10.
Mostriamo adesso un quadro sintetico che riassume le distanze tra l’Italia e la media dei paesi OCSE nei temi che incidono sulla qualità della vita.
Approfondiamo meglio i risultati positivi che emergono dal Better Life Index dell’OCSE riferito al nostro Paese.
Salute
La speranza di vita alla nascita in Italia si attesta a 83 anni, tre anni superiore rispetto alla media OCSE di 80 anni e. Due italiani su tredichiarano di godere di buone condizioni di salute, un dato in linea a quello della media OCSE (69%). In generale, la qualità della salute in Italia vale 7,7 su una scala da 1 a 10. Al primo posto c’è la Nuova Zelanda (9,7), all’ultimo il Sudafrica (3,1).
Equilibrio vita-lavoro
Numerosi studi dimostrano che orari lavorativi molto lunghi possono danneggiare la salute personale, compromettere la sicurezza e aumentare lo stress. In Italia soltanto il 4% dei dipendenti ha orari di lavoro molto lunghi(>50 ore a settimana), meno della media OCSE del 13%.In termini di qualità vita-lavoro l’Italia mostra un punteggio di 7,5 contro il 5,9 della media Ocse.
Relazioni sociali
Le relazioni sociali o l’appartenenza ad una comunità possono sia fornire un sostegno psicologico alla persona sia aiutare nella ricerca del lavoro e nell’accesso ai servizi. In Italia il 91% delle persone ritiene di poter contare su qualcuno in caso di necessità, un dato leggermente più alto rispetto alla media OCSE dell’89%.
Passiamo adesso alle note dolenti.
Reddito e ricchezza
Sebbene i soldi non possano comprare la felicità, sono un mezzo importante per raggiungere standard di vita più elevati. In Italia, il reddito disponibile a livello pro-capite è di 26.063 dollari all’anno, inferiore alla media OCSE di 30.563 dollari all’anno. Sotto la media anche in termini di ricchezza finanziaria netta delle famiglie: 64.019 dollari pro capite contro gli oltre 90mila della media OCSE. La forchetta della disuguaglianza economica si allarga sempre di più. Il 20% più ricco della popolazione italiana, ha un guadagno di 6 volte maggiore rispetto al 20% più povero della popolazione. L’unione di questi indicatori attribuiscr all’Italia un punteggio di 4.1 sul tema reddito e ricchezza, più basso di circa 1 punto rispetto alla media OCSE.
Istruzione
L’istruzione e la formazione sono driver fondamentali per il benessere sociale ed economico di un Paese. Ma i valori espressi dall’Italia sono poco rassicuranti. Il 60% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore, al di sotto della media OCSE, pari al 74%. Peggio di noi soltanto Messico, Sudafrica, Brasile, Turchia, Cile e Portogallo.
Ambiente
La qualità dell’ambiente in Italia è un campanello d’allarme che non può certo passare inosservato. L’Italia è 30° su 38 paesi OCSE per quanto riguarda la concentrazione media di PM2,5 nell’atmosfera, uno standard che misura l’inquinamento atmosferico. Il 71% della popolazione italia afferma di essere soddisfatta della qualità dell’acqua, una percentuale inferiore alla media dei Paesi dell’OCSE, pari all’81%.
Il Better Life Index sviluppato dall’OCSE è uno degli indicatori che fornisce una risposta esaustiva sul concetto di qualità della vita, un tema che sta sempre di più toccando l’opinione pubblica dei nostri giorni.
Ti invitiamo a consultare il sito ufficiale dell’OCSE, che offre anche la possibilità di creare il proprio Better Life Index in base ai temi che più ti stanno a cuore.