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Quanto vale il patrimonio culturale e ambientale italiano?

L’Italia possiede un patrimonio culturale e ambientale unico al mondo. Secondo i dati dell’ultimo bilancio del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, il patrimonio italiano al 31/12/2016 è pari a...

di Redazione - 10 Ottobre 2017 - 4'

L’Italia possiede un patrimonio culturale e ambientale unico al mondo. Sono 47 i siti che rientrano nella lista Unesco dei Patrimoni Mondiali dell’ Umanità. Soltanto la Cina ci precede con 51 siti Unesco.

In occasione della giornata d’autunno del Fondo Ambiente Italiano (FAI), che si terrà Domenica 15 ottobre, vale quindi la pena chiedersi:

Quanto valgono i beni del patrimonio culturale e ambientale italiano?

L’insieme dei 47 siti Unesco rappresenta un ampio e significativo repertorio delle tante eccellenze nel settore dell’architettura, della pittura, dell’urbanistica e del paesaggio del Belpaese. Ma i 47 siti Unesco sono solo le ciliegine sulla torta.

L’Italia possiede il più grande patrimonio culturale a livello mondiale. Oltre 4.000 musei, 6.000 aree archeologiche, 85.000 chiese soggette a tutela e 40.000 dimore storiche censite. L’Italia è anche “arte a cielo aperto” con le sue coste, le sue riserve e paesaggi naturali.

Ogni 100 km2 in Italia si contano mediamente oltre 33 beni censiti. Il 18% del territorio italiano – più di 55.000 chilometri quadrati – è soggetto ad attività di tutela da parte dello Stato.

Inoltre, secondo il Country Brand Index, il marchio “Italia” si piazzerebbe al 1° posto nella classifica che riguarda il turismo e i beni culturali. Sono solo alcuni numeri che descrivono l’importanza e la grandezza del patrimonio artistico e culturale italiano. Al resto, ci pensa l’articolo 9 della nostra Costituzione:

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Country Brand Index: Italia prima nel turismo e nella cultura

Fonte: Country Brand Index 2014-2015

La domanda sul valore economico dei beni culturali italiani è diventata di dominio comune da quando la Corte dei Conti ha accusato le agenzie di rating (Fitch, Moody’s e Standard & Poors) per aver declassato l’Italia senza stimare il valore dei suoi “tesori”.

Secondo i dati dell’ultimo bilancio del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, il patrimonio italiano al 31/12/2016 è pari a 986 miliardi di euro tra attività finanziarie e non finanziarie.

Gli “oggetti d’arte”, classificati come beni mobili di valore culturale, biblioteche ed archivi (beni storici, beni artistici, beni demo-etno-antropologici, beni archeologici, beni paleontologici, beni librari, beni archivistici), valgono 174 miliardi di euro (il 10,4% del PIL).

A fronte della ricchezza del patrimonio culturale italiano, emergono tuttavia alcune criticità. L’Italia è al penultimo posto (dietro la Grecia) per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,4% a fronte del 2,1% medio Ue).

Siamo ricchi ma non sappiamo sfruttare il nostro patrimonio: il ritorno degli asset culturali della Francia e del Regno unito è tra 4 e 7 volte più grande di quello italiano (fonte Pwc).

Siamo, quindi, tutti chiamati ad intervenire al fine di salvaguardare e tutelare al meglio il nostro patrimonio artistico e culturale.

Da oggi è possibile sostenere il Fondo Ambiente Italiano (FAI), cliccando questo link.

Un piccolo atto per proteggere un grande patrimonio di oggi, di domani e delle generazioni a venire.

L’identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali nel mondo (Carlo Azelio Ciampi).

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