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Quanto contano le classifiche dei migliori fondi per le nostre scelte finanziarie?

Le classifiche dei migliori fondi e l’attenzione riservata dai media influenzano fortemente le nostre scelte finanziarie. La scoperta è stata fatta da due ricercatori dell’Università di...

di Luigi Ripamonti - 5 Gennaio 2018 - 4'

Le classifiche dei migliori fondi e l’attenzione riservata dai media influenzano fortemente le nostre scelte finanziarie.

La scoperta è stata fatta da due ricercatori1 dell’Università di Rochester che hanno analizzato la reazione degli investitori americani alle classifiche dei migliori fondi di investimento a partire dal 2000.

I ricercatori hanno dimostrato che la mera presenza di un fondo comune di investimento nelle prime 10 posizioni delle classifiche del Wall Street Journal, fa aumentare mediamente del 31% il flusso di investimenti nel trimestre successivo.

Classifiche migliori fondi: perché gli investitori inseguono le performance?

Ogni trimestre, il Wall Strett Journal pubblica delle autorevoli classifiche – “Category King List” – che menzionano i 10 migliori fondi comuni in base alle performance dell’ultimo anno. Le classifiche ricoprono 12 diverse categorie di fondi, che tengono conto della capitalizzazione dei titoli e dello stile di gestione adottato.

I due ricercatori lo hanno soprannominato “effetto pubblicazione”. Per un fondo comune di investimento apparire nelle prime 10 posizioni in classifica determina un aumento delle sottoscrizioni di circa il 31% nei tre mesi successivi.

La scelta di prendere in esame i fondi comuni di investimento, a detta dei ricercatori, è data dalla disponibilità delle informazioni, a differenza di altri strumenti finanziari molto meno trasparenti.

Inoltre, i fondi comuni di investimento rappresentano una parte significativa del portafoglio delle famiglie americane: nel 2013 il 69% delle famiglie con reddito maggiore di 50mila dollari aveva sottoscritto quote di fondi comuni.

La visibilità di un fondo comune di investimento nella top 10 delle classiche non solo influenza il comportamento degli investitori, ma anche quello dei gestori del fondo.

A seguito di una maggiore copertura da parte dei media, le società di gestione dei fondi aumentano mediamente del 26% le spese pubblicitarie e di marketing. L’importanza di far parte di queste classifiche è inoltre ben nota al gestore, colui che effettua le scelte di investimento del fondo.

I gestori dei fondi che si posizionano poco dopo la top 10, perdendo l’occasione di essere menzionati nella “Category King List”, tendono ad assumere maggiori rischi – aumentando il tracking error volatility – nel tentativo di conquistare posizioni in vetta.

In passato, diversi studi nel campo della finanza comportamentale avevano dimostrato l’esistenza di un comportamento del gregge (herd behavior) generato dalle notizie dei media.

Secondo Barber e Odean (2008), ad esempio, gli investitori sarebbero più inclini a comprare le azioni citate nelle notizie piuttosto che quelle non menzionate.

I media rappresentano una fonte informativa a basso costo e per questo motivo gli investitori ne fanno un uso rilevante per l’acquisto di prodotti finanziari. Ma dimostrare correttamente perché gli investitori inseguono così tanto le performance è tanto difficile quanto prevedere le performance stesse di un investimento. La spiegazione più plausibile, forse, è che la mente umana risulta essere molto più testarda di quanto si possa immaginare. Guardare alle performance passate e avere paura di mancare un buon investimento sono ancora le forze trainanti dell’istinto del gregge in finanza.

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1. Kaniel, R., & Parham, R. (2017). WSJ Category Kings–The impact of media attention on consumer and mutual fund investment decisions. Journal of Financial Economics, 123(2), 337-356.

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