Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Scegliere i prodotti di investimento sembra una missione impossibile?
Risparmiamocelo ti aiuta ad orientarti nel mondo della finanza e proteggere i tuoi risparmi. Scopri le caratteristiche e i costi di fondi comuni, ETF, buoni fruttiferi e tutti gli altri investimenti.
Un’impresa su quattro in Italia è stata vittima di un crimine. I reati più diffusi riguardano l’appropriazione indebita, le frodi negli appalti e quelle informatiche. Un enorme danno per le imprese, coinvolte e non, e per ognuno di noi.
Buoni Fruttiferi che passione. I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) si confermano una delle scelte preferite dai risparmiatori italiani. Nel 2012 il 5,6% delle famiglie deteneva investimenti in Buoni Fruttiferi Postali, e il valore totale di questi ammontava a 213 miliardi di euro. Questo enorme successo è totalmente spiegato dalle caratteristiche del prodotto oppure c’è anche dell’altro?
“Lanciando una notizia a grandi lettere la gente pensa che sia indiscutibilmente vera”. In questa frase, Jorge Luis Borges, grande scrittore argentino spiega con poche parole quanto i titoli delle prime pagine dei giornali, a volte, offuscano la realtà che si cela dietro le notizie. Ultimo esempio è la lettura data dai quotidiani al pronunciamento della Corte Costituzionale tedesca dello scorso venerdì in merito al piano di acquisto bond della Banca centrale europea, l’Outright Monetary Transactions (Omt).
Le banche non erogano credito all’economia anche perché sono schiacciate dall’enorme mole di crediti in sofferenza. Una bad bank, letteralmente una banca cattiva, potrebbe liberare le banche di questo peso e rendere disponibili risorse da dirigere verso l’economia reale, attraverso una ripresa dei crediti. Ma come funziona una bad bank? E quali sono i rischi di questa operazione?
Che il sistema produttivo italiano sia bancocentrico non è una novità. La crisi che attanaglia il Paese da anni ne ha solo amplificato gli effetti, riproponendo i problemi irrisolti del sistema finanziario italiano: la dipendenza dalle banche, l'assenza di mercati azionari e obbligazionari sviluppati e la mancanza di risorse alternative per l’accesso al credito.
Sembra ormai vicino l'approdo dei fondi comuni a Piazza Affari. Il progetto che prevede la creazione di un mercato quotato dei fondi comuni è arrivato alle sue fasi finali. Archiviati i test tecnici, come riportato da Plus24 dello scorso 25 gennaio, si aspetta ormai solo il via libera definitivo delle autorità di vigilanza.
La Fiat abbandona l’Italia. Dall’anno prossimo il primo gruppo automobilistico italiano avrà sede legale in Olanda e sede fiscale in Gran Bretagna.
Ci piace un vestito ma ci sembra caro? Potremmo rimandare l’acquisto aspettando i saldi. Passeggiamo per il supermercato e vediamo la pasta in offerta? Ne compriamo subito un pacco in più di quello di cui abbiamo bisogno nell’immediato. Il fatto che i prezzi scendano fa sì che l’acquisto di un qualsiasi prodotto diventi più interessante. È così per i vestiti, per la pasta, per le auto, per le case… ma non per i prodotti finanziari.
La commissione europea pensa già alle modifiche della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari. La proposta di revisione però si muove sulle linee guida della normativa introdotta già nel 2004. Il settore del risparmio gestito in Italia deve ancora recepire i principi introdotti nel 2004. Non perché manchino le norme, ma forse perché mancano gli incentivi a farlo.
La Federal Reserve, la banca centrale americana, sta svolgendo un’indagine a carico di alcune banche internazionali sulla manipolazione dei tassi di cambio. Ecco come alcune grandi banche internazionali continuano ad agire al di fuori delle regole, calpestando gli interessi dei piccoli investitori e, soprattutto, mettendo ancora a rischio l’intero sistema finanziario.