Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Scegliere i prodotti di investimento sembra una missione impossibile?
Risparmiamocelo ti aiuta ad orientarti nel mondo della finanza e proteggere i tuoi risparmi. Scopri le caratteristiche e i costi di fondi comuni, ETF, buoni fruttiferi e tutti gli altri investimenti.
Dal 2011, con l’insediamento del Governo Monti, la politica ed il fisco hanno scoperto la ricchezza degli italiani come possibile fonte di entrate fiscali. Negli ultimi tre anni sono aumentate le imposte sulla casa e sono state istituite imposte sulla ricchezza finanziaria; è stata rivista la tassazione degli affitti ed è stata aumentata la tassazione di (alcune) rendite finanziarie.
I buoni fruttiferi postali non sono certo noti per la loro efficienza, anzi. Eppure sono una delle attività finanziarie più diffuse tra le famiglie italiane. Non tutte però. Ecco chi acquista buoni fruttiferi e perché.
Il risparmio rappresenta un valore costituzionale. A fissare questo principio è la Costituzione Italiana che all’art.47 sancisce l’incoraggiamento e la tutela del risparmio “in tutte le sue forme” e il suo accesso “diretto e indiretto all’investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”. E allora come è possibile che nel momento del bisogno proprio lo Stato si dimentichi del dettato costituzionale attuando politiche aggressive invece che protettive e incoraggianti?
La proposta del governo di innalzare la tassazione sui redditi da investimento, ma solo sul settore privato, preservando invece le rendite su tutti i titoli di Stato, suggerisce l’idea che chi investe nel sistema produttivo sia un ricco speculatore, mentre chi investe in titoli di Stato faccia il bene collettivo. È proprio così?
Dalle modifiche di dicembre ritenevamo che l’imposta di bollo incombesse un po’ meno minacciosa sul piccolo risparmio, quando Webank, banca online di Banca Popolare di Milano, ha deciso di giocare un brutto tiro ai propri correntisti, cambiando l’applicazione della norma sui propri prodotti retroattivamente.
“Guadagni immediati”! “Rapido, facile e redditizio”! “Ottieni fino al 71%”! A fare un giro per il web sembra che garantirsi di che vivere non sia più un problema. Anzi, esiste uno strumento per diventare ricchissimi in pochi giorni, pochi minuti addirittura. Come non averci pensato prima?
Il termine Bitcoin è sulla bocca di tutti, il suo valore cresce di giorno in giorno ed ormai è diventato di uso comune. In Cina spopola, mentre negli Stati Uniti sono già stati istallati i primi bancomat dedicati, ma in molti ancora non sanno di cosa si tratta. Cos’è dunque il Bitcoin?
La lira turca non è più un porto sicuro! Gli emergenti affossano le borse! I media possono fornire informazioni utili per investire? Se leggo il giornale tutti i giorni, sarò più in grado di capire quello che accade sui mercati? Riuscirò a investire e disinvestire al momento giusto? Probabilmente no.
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio. I detti popolari, spesso tramandati di generazione in generazione rispecchiano, molto spesso, esperienze di vita. Ed è dalle esperienze che bisogna imparare per meglio affrontare il futuro. Questo è tanto vero nella vita reale quanto in finanza. Un settore dove ci si affida a previsioni, stime o aspettative e valutazioni che spesso si rivelano errate
Sempre meno ricchi. La ricchezza delle famiglie italiane è scesa del 12,7% tra il 2010 e il 2012, ma non per tutti. Questa è, infatti, sempre più concentrata e i dati suggeriscono che il processo potrebbe continuare.