Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Scegliere i prodotti di investimento sembra una missione impossibile?
Risparmiamocelo ti aiuta ad orientarti nel mondo della finanza e proteggere i tuoi risparmi. Scopri le caratteristiche e i costi di fondi comuni, ETF, buoni fruttiferi e tutti gli altri investimenti.
L’ammontare del debito pubblico italiano è alle stelle, l’economia è in recessione e ad agosto il Paese è entrato in deflazione mostrando gli effetti di un preoccupante calo della domanda e dei consumi. Tutti segnali di un’economia ormai allo stremo che attende (ancora) azioni risolutive dalla politica. Eppure in questa situazione non mancano i paradossi.
Negli ultimi è progressivamente cresciuto il peso di prodotti di investimento nei portafogli della clientela al dettaglio (retail) prima, di fatto, riservati solo a clienti istituzionali o professionali. Il cosiddetto processo di retailisation ha condotto a un cambiamento profondo nella creazione e distribuzione di prodotti finanziari connotati da profili di complessità, comportando, di conseguenza, una maggiore attenzione da parte delle autorità di vigilanza dei sistemi finanziari.
I Buoni Fruttiferi Postali sono, nell’immaginario collettivo, associati all’idea di semplicità e convenienza. Questa immagine rassicurante dei Buoni Fruttiferi Postali ha dato origine a diversi prodotti bancari con nomi e caratteristiche che in qualche modo richiamano il caro vecchio buono fruttifero. Ma sono vantaggiosi? Vediamo come questi prodotti reggono il confronto con l’inflazione e con i titoli di stato.
Negli ultimi anni sono sempre più le voci che si levano contro i politici e in particolar modo contro i loro stipendi. Una soluzione tuttavia al malcontento verso la politica potrebbe passare proprio da un aumento di questi stipendi. Più in generale, vale la pena farsi una domanda: il problema è che i politici guadagnano troppo o che fanno male il loro lavoro?
Non cresciamo. Gli ultimi dati rivelati dall’ISTAT indicano che l’Italia è entrata in recessione, ancora una volta, avendo registrato due trimestri consecutivi di contrazione del PIL.
L’Italia lazzarona batte la Germania e molti altri stati europei, e proprio sul loro campo da gioco: quello delle finanze pubbliche. Ebbene sì.
La spending review, come viene chiamata la revisione della spesa pubblica, si era posta degli obiettivi sacrosanti. Oggi sembra che l’ennesimo esperto chiamato dal governo per fare lo sporco lavoro stia gettando la spugna.
“Sì ma... quanto ha reso l’anno scorso?”
Ogni volta che vogliamo fare una scelta di investimento chiediamo che rendimenti ha avuto negli ultimi mesi il titolo o il prodotto che stiamo valutando. Ecco un buon modo per incorrere in perdite.
8 anni. È il doppio del tempo che passa tra due edizioni dei mondiali, o delle Olimpiadi. È anche il tempo che passa in media dall’inizio di un processo alla sua conclusione, in Italia. Il ritardo della giustizia civile non è solo un problema delle imprese che sono direttamente coinvolte da vicende giudiziarie, ma è un peso sulle tasche di ognuno di noi.
La nuova direttiva sul mercato degli strumenti finanziari, la MiFID 2, è in cantiere e dovrebbe entrare in vigore nei prossimi anni, una volta formalizzata a livello europeo e recepita a livello nazionale. Negli scorsi giorni però Edouard Carmignac, presidente dell’omonima casa di gestione, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al vertice di ESMA, l’autorità europea dei mercati e degli strumenti finanziari, scagliandosi contro l’idea che i clienti paghino il distributore di fondi comuni di investimento (la banca o il promotore) solo direttamente e in virtù della consulenza ricevuta, temendo un’espansione della quota di ETF detenuta dai privati.