Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Il mattone italiano è in preda ad una crisi senza fine. A confermarlo sono gli ultimi dati Istat che nel 2017 vedono i prezzi degli immobili diminuire dello 0,4% rispetto al 2016 (quando la variazione sul 2015 era stata pari a -0,8%). Si tratta del sesto anno consecutivo di flessione dei prezzi degli immobili.
Ma ciò che appare ancora più preoccupante è il confronto tra il mattone italiano e il resto del mondo.
L’Italia è l’unico paese in Europa, assieme alla Grecia, a mostrare il segno meno sulla variazione dei prezzi delle case nel 2017. Persino la Spagna, paese che ha subito la peggiore crisi immobiliare tra i paesi avanzati, adesso mostra segnali di ripresa.
Diamo uno sguardo alla variazione dei prezzi degli immobili residenziali in Italia.
Ecco un grafico che mostra come sono cambiati i prezzi reali delle case (al netto dell’inflazione) dal 2010 al 2017 in Italia e nei principali paesi avanzati.
Fonte: BIS (Bank for International Settlements)
Spagna e Italia sono i paesi che mostrano la flessione più marcata nei prezzi degli immobili residenziali.
Fatto 100 il valore delle case a gennaio 2010, a fine 2017 i prezzi del mattone italiano valgono 77,83, (-22,17%). In Italia, i prezzi degli immobili sono scesi progressivamente anno dopo anno.
In Spagna, invece, dopo aver toccato il minimo a dicembre 2013 i prezzi delle case stanno vivendo una fase di ripresa, anche se oggi rimangono più bassi del 23% rispetto a 7 anni prima.
Un altro paio di maniche è invece l’andamento dei prezzi degli immobili nelle altre economie avanzate. Rispetto al 2010, in Svezia, i prezzi degli immobili sono cresciuti di circa il 50%, negli Stati Uniti del 25%, in Germania e Svizzera del 22%, nel Regno Unito del 14% e in Giappone del 6%. Rimangono invariati, invece, i prezzi degli immobili in Francia.
Molti italiani credono che il mattone abbia toccato il fondo e che da qui in poi possa soltanto risalire.
Ma frenare questo eccessivo ottimismo nella ripresa dell’immobiliare italiano ci sono fattori che riguardano sia la domanda sia l’offerta.
Il reddito reale delle famiglie italiane continua ad indebolirsi e, nonostante le condizioni favoreli sui tassi di interesse dei mutui immobiliari, mutui la domanda degli acquirenti di immobili mostra ancora fragilità.
Dall’altro lato, i nuovi immobili immessi sul mercato si aggiungono a quelli rimasti invenduti e l’offerta di case in vendita aumenta. I proprietari, tuttavia, mostrano ancora riluttanza ad abbassare o adattare subito le loro pretese alle nuove condizioni di mercato. Col passare del tempo, le trattative si allungano, l’immobile invecchia e, come un cane che si morde la coda, il suo prezzo continua a scendere.
Fino a quando tutto questo durerà? Soltanto una vigorosa ripresa del PIL e del potere d’acquisto delle famiglie italiane potrà risvegliare la domanda immobiliare dal suo sonno profondo.
Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Informativa ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. 196/03