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La Flat Tax (tassa piatta), introdotta con la Legge di Bilancio 2019, prevede l’innalzamento delle soglie minime per il regime forfettario con l’imposizione di un’aliquota fissa al 15% per le partite IVA con ricavi inferiori a 65 mila euro annui.
Si tratta appunto di una novità molto importante e vantaggiosa per artigiani, commercianti e professionisti.
Inoltre, per gli under 35 e over 55 che aprono una nuova partita IVA ci sarà una “Flat Tax Startup” al 5%. Stando alle ultime statistiche fiscali, circa un milione e mezzo di partite IVA verranno assoggettate al nuovo regime forfettario 2019.
Come detto, la Flat Tax 2019 estende a 65.000 euro i limiti reddituali imposti dall’attuale regime forfettario. Per ogni categoria professionale rimane invece inalterato il coefficiente di redditività con il quale si ottiene il reddito forfettario per applicare la Flat Tax.
Facciamo un esempio.
Un commerciante percepisce compensi per 50mila euro all’anno ed è soggetto ad un coefficiente di redditività del 40%. Il suo reddito imponibile è di 20mila euro dal quale può detrarre i contributi previdenziali (3.073 €). Alla fine, pagherà una tassa fissa pari a 2.539 euro (il 15% di 20.000-3.073).
Ecco la tabella che mostra la variazione dei nuovi limiti e il valore dei coefficienti di redditività per le partite IVA in regime forfettario.
La previsione della Flat Tax 2019 per le partite IVA consente un considerevole risparmio fiscale rispetto alla tassazione Irpef o Irap ordinaria. A trarne i maggiori benefici saranno i titolari di partite IVA che superano i vecchi limiti del regime forfettario.
Ma quali sono le migliori soluzioni per investire il risparmio in eccesso?
Da scartare subito è l’ipotesi di lasciare tutti i risparmi sul conto corrente. Non ci stancheremo mai di ripetere che questa scelta è associata ad un costo opportunità molto elevato. Chi decide di parcheggiare tutta la liquidità sul conto corrente rinuncia ad interessanti opportunità fornite dai mercati finanziari.
Infatti, oggi esistono interessanti soluzioni e strumenti per proteggere il potere d’acquisto e cercare un extra rendimento. Tra questi, vale la pena menzionare i Portafogli Smart di AcomeA SGR pensati per le partite IVA.
Si tratta di portafogli di fondi comuni di investimento a commissioni di gestione dimezzate e a zero commissioni di ingresso e di uscita.
Il Portafoglio Smart dedicato alle partite IVA prevede un’allocazione iniziale in un fondo obbligazionario a basso rischio che varia tra l’80-90%. La restante parte (10-20%) è investita in un portafoglio dinamico che può includere fino al 50% di azioni.
Questo strumento può essere molto utile in ottica di fondo di accantonamento per le tasse obbligatorie da pagare durante l’anno.
Il Portafoglio Smart sfrutta inoltre degli automatismi che consentono di reinvestire i profitti del fondo a basso rischio in quello a più alto rischio/rendimento. Inoltre, è sempre possibile fissare un capitale massimo da tenere in un determinato fondo e spostare gli utili secondo le proprie esigenze.
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