I millennials sono la generazione più fiduciosa per quanto riguarda la gestione delle finanze personali. Tuttavia, questa cieca convinzione nei propri mezzi rischia di scontrarsi con una realtà totalmente diversa.
Secondo i dati di un recente sondaggio condotto negli Stati Uniti, i millennials mostrano opinioni piuttosto contraddittorie sulle banche, sugli investimenti e sulla gestione del credito.
Questa infografica riassume le evidenze del sondaggio.
Ecco alcune delle contraddizioni che emergono dall’indagine:
– L’87% si sente sicuro di investire, ma il 70% detiene ancora i propri risparmi e gli investimenti sul conto corrente.
– Il 65% crede che il futuro finanziario sarà migliore, ma il 52% non conosce il proprio score creditizio.
– Nonostante siano nativi digitali, solo il 40% smetterebbe di usare denaro contante se le carte potessero essere utilizzate per tutte le transazioni.
– Il 60% mostra sfiducia nei mercati finanziari e il 46% ritiene che investire sia troppo rischioso.
– Il 49% dei millennial è interessato al Fintech, ma allo stesso tempo il 64% afferma di preferire un confronto faccia a faccia con un consulente finanziario.
La Generazione Z cambia i confini della finanza
Segnali incoraggianti giungono non tanto dai millennials quanto dalla generazione immediatamente successiva, e cioè quella nata tra il 1997 e il 2010 che prende il nome di Generation Z o Centennials.
Secondo il ricercatore americano Jason Dorsey, la Generazione Z mostra un approccio differente alle finanze rispetto ai millennials.
“La Generazione Z ha osservato i millennials patire la disoccupazione, la stagnazione dei salari e la crescita dei debiti per gli studi. Ne hanno fatto tesoro e adesso stanno mettendo in atto apprezzabili sforzi per pensare al denaro in modo differente.”
Una delle ragioni principali è dovuta al fatto che i nati a cavallo del nuovo millennio non hanno subito nella loro vita professionale gli effetti dell’ultima crisi finanziaria.
Secondo un sondaggio condotto sugli adolescenti americani sotto i 20 anni, il 70% si è detto interessato ad accrescere la propria educazione finanziaria, il 95% ritiene necessario risparmiare denaro per le emergenze e l’80% possiede già un conto in banca.
Le evidenze dimostrano che la Generazione Z sarà ancor più disposta a risparmiare e investire utilizzando tecnologie a portata di click, come le nuove app che offrono salvadanai digitali a partire da 5 euro.
Non vi è dubbio che il Fintech stia avvicinando gli adolescenti alla finanza e abbattendo (finalmente) le barriere di un settore tradizionalmente confinato ai più grandi d’età.
C’è dunque ancora spazio per l’ottimismo negli anni a venire. Ai millennials basta solo prendere nota e imparare dai più piccoli.