La volatilità quando arriva non bussa, lei entra sicura. E se c’è qualcosa che più di ogni altra turba la mente degli investitori quella è proprio l’imprevedibilità sui mercati.
Come abbiamo visto negli ultimi giorni, è bastato un battito d’ali per generare il panico degli investitori sui mercati finanziari, a dimostrazione che forse quest’ultimi non sono ancora così pronti per camminare con le proprie zampe.
Che cos’è la volatilità e come si misura?
Prima di farti prendere dal panico dal prossimo notiziario che parlerà di “volatilità in Borsa”, prenditi un secondo per capire cos’è realmente la volatilità e come viene misurata.
Per intenderci, la volatilità indica il rischio collegato ad un’attività finanziaria (azioni, obbligazioni, valute, ETF, fondi comuni…) e si misura come deviazione del prezzo dal suo valore medio. Insomma, più il prezzo di un asset oscilla su e giù, più la volatilità cresce.
In genere, il termometro più famoso per misurare la febbre dei mercati è l’indice VIX (Chicago Board Options Exchange’s Volatility Index), che indica la volatilità dell’indice americano S&P 500.
Valori elevati del VIX indicano la presenza di una volatilità particolarmente accentuata sui mercati finanziari. Come quella che si è vissuta all’indomani del fallimento di Lehman Brothers nel settembre 2008, quando l’indice VIX toccò il valore di 89, il più alto negli ultimi 30 anni.
Ma perché adesso si parla tanto di ritorno della volatilità sui mercati?
L’aria che tira sui mercati non è più quella di prima, sintomo che l’era dei pasti gratis è già acqua passata.
La Belle Epoque in cui le Borse salgono fintantoché le banche centrali inondano il sistema di liquidità appartiene ad una fase di mercato che volge ai titoli di coda.
Come sostiene il celebre Warren Buffett, “Soltanto quando l’alta marea si ritira scopri davvero chi fino ad ora stava nuotando senza costume”.
La prima a smuovere le acque è stata la Federal Reserve, che ha alzato (e alzerà ancora) il costo del denaro per evitare che l’inflazione possa da un momento all’altro riservare brutti scherzi. Ma le pressioni che provengono dagli Stati Uniti rischiano di anticipare anzitempo il tramonto del QE (Quantitative Easing) in Europa, generando maggiori perplessità.
A suonare il campanello d’allarme della volatilità è stato il VIX che negli ultimi giorni è schizzato da valori molto bassi a 37 (il più alto negli ultimi 3 anni).
E per molti è stata una Caporetto. Lo sanno bene quei fondi e prodotti derivati (ETP-Exchange Traded Products) che avevano scommesso sul fatto che il VIX (la volatilità) avesse continuato a recitare il ruolo della bella addormentata nel bosco.
Ma a subire un brusco risveglio, come quasi sempre accade in questi casi, sono stati milioni di piccoli investitori ignari del fatto che i loro investimenti fossero legati ad un evento simile. Come se la lezione ricevuta dieci anni fa dai prodotti creati sui mutui subprime non fosse servita a nulla.
Secondo le stime di Societé Generale, alla fine di gennaio 2018 circa 8 miliardi di dollari erano legati alle sorti del VIX, e di questi la metà scommetteva proprio sulla bassa volatilità.
Soltanto quattro giorni dopo, 3,2 miliardi di questo segmento sono andati in fumo a causa delle scorrazzate compiute dalla volatilità. Caso emblematico quello di Credit Suisse che ha comunicato la liquidazione del fondo “XIV” VelocityShares Daily Inverse VIX Short-Term dopo aver registrato una perdita del 90% nell’arco di una sola giornata.
Tre mosse per evitare di cadere nella trappola della volatilità
Da un evento come questo, gli insegnamenti che devi tenere a mente per evitare di fare la fine del topo sono almeno tre:
1) Investi soltanto in prodotti che realmente comprendi.
I mercati finanziari sono pieni di strumenti derivati dalle sigle incomprensibili e dalla complessità tale da rendere l’ingegneria aerospaziale un fumetto di Paperino.
2)Non farti prendere dal panico se la volatilità dovesse ancora salire.
Se da un lato la volatilità spaventa, dall’altro offre opportunità.
Esistono prodotti altamente diversificati, gestiti da professionisti e pensati per cogliere le migliori opportunità sui mercati.
3) Mantieni i tuoi obiettivi di lungo termine.
La volatilità può colpire quando meno te lo aspetti, ma se sei un investitore a lungo termine non dovrai prestare particolare attenzione ai movimenti giornalieri del VIX. Insomma, non permettere alla volatilità di scombinare i tuoi sogni nel cassetto.