I KickBond stanno riscuotendo grande interesse e curiosità tra gli investitori e gli appassionati di calcio.
Ma prima capire cosa sono i KickBond e comprendere tutte le loro caratteristiche, va fatta una premessa. Non si tratta della nuova frontiera del fantacalcio, come molti potrebbero pensare, ma di un vero e proprio investimento finanziario che mette il tuo capitale a rischio.
Cosa sono i KickBond?
I KickBond sono prestiti obbligazionari emessi da squadre di calcio, il cui rendimento è legato alle performance agonistiche della squadra e di un suo calciatore. Possono essere sottoscritti da persone fisiche maggiorenni o giuridiche presso piattaforme di negoziazione online, come Kickoffers.
Se non hai mai sentito parlare di prestiti obbligazionari, è opportuno che tu conosca le nozioni fondamentali.
Le obbligazioni (bond) sono dei prestiti che richiedono imprese o enti pubblici allo scopo di finanziarsi.
L’obbligazionista, e cioè colui che presta i soldi, oltre al diritto di ottenere il rimborso del capitale investito a scadenza, riceve degli interessi durante la vita del prestito. L’interesse (o cedola) che viene corrisposto può essere fisso (stabilito ex-ante) oppure variabile (legato alle variazioni di tassi o altri indicatori).
Come funzionano i KickBond?
I KickBond funzionano come una sorta di titolo obbligazionario.
La società di calcio emette un KickBond per un certo ammontare e riconosce all’investitore un interesse variabile annuo legato alla performance sportiva del Club e di un Relevant Player. Il Relevant Player è un calciatore che fa parte della rosa della squadra.
Il primo KickBond ad essere stato emesso sul mercato è del Chievo Verona e ha come Relevant Player, il centrocampista sloveno Valter Birsa.
Si tratta a tutti gli effetti di un titolo finanziario che prende il nome di “Valter Birsa 2018-2021 Tasso Variabile” (ISIN MT0001841205). Lo strumento è quotato nella Borsa di Malta e monitorato dalla MFSA (Malta Financial Services Authority).
Per motivi di semplicità, da qui in avanti lo chiameremo con il nome “Birsa-bond”.
Quali sono le caratteristiche dei KickBond?
Diamo uno sguardo al regolamento e al documento informativo.
Obiettivo: Con l’emissione del Birsa-bond, il Chievo Verona intende raggiungere 3 milioni di euro entro un periodo di raccolta delle sottoscrizioni, che scade il 15 giugno 2018.
Lo scopo dichiarato del prestito è quello di migliorare la gestione operativa del Club, fidelizzare i tifosi e sviluppare il vivaio.
Durata: Il prestito ha una durata complessiva di 3 anni (2018-2012), che coincidono con la scadenza del contratto di Birsa con la società. L’investitore può anche vendere il KickBond posseduto prima della scadenza al prezzo di mercato fissato dall’exchange.
Costo: Quanto si può investire in KickBond? Il taglio minimo dell’investimento è di 100 euro, fino ad un massimo di 5mila euro. Il prezzo di acquisto e di vendita del KickBond è comunque soggetto a commissioni dell’1%, con un ammontare minimo di 3 euro.
Quanto si può guadagnare con i KickBond?
Alla fine di ogni Stagione Sportiva, la società di calcio riconosce un interesse variabile ai sottoscrittori che dipende da:
- posizionamento in classifica della squadra e piazzamento nelle coppe
- prestazioni sportive del Relevant Player (gol, assist e cartellini).
- eventuale cessione con plusvalenza del Relevant Player durante il Calciomercato.
Ecco la tabella che riassume l’interesse variabile riconosciuto dal Chievo Verona ai sottoscrittori del “Birsa-bond”.
Un esempio può renderti tutto più chiaro.
Supponiamo che, all’inizio della stagione 2018/2019, tu decida di acquistare un KickBond di Valteri Birsa al valore nominale di 100€.
Al termine della stagione sportiva, il Chievo Verona raggiunge il 15° posto in Serie A e i quarti di finale di Coppa Italia. Birsa mette a segno 5 reti, sfoggiando 6 assist e subendo 4 ammonizioni e un’espulsione.
In questo caso, il Chievo Verona dovrà riconoscerti un interesse dell’8,6% sulla somma investita. Il tuo guadagno sarà di € 8,60.
L’anno dopo la storia si ripete e il tuo guadagno dipenderà nuovamente dalle performance della squadra e del calciatore.
E se il Chievo Verona dovesse retrocedere? A quel punto si applicheranno delle nuove condizioni di interesse previste nel Documento di Ammissione.
Alla scadenza dell’obbligazione, ovvero al 30 giugno 2021, otterrai il rimborso del capitale al valore nominale, cioè i 100 euro investiti nel 2018.
L’obbligazione potrebbe anche estinguersi anticipatamente qualora Birsa venisse ceduto dal Chievo Verona prima della sua scadenza contrattuale. In questo caso, otterrai comunque il rimborso del tuo capitale al valore nominale più un bonus del 5% se si registra una plusvalenza nella cessione.
Infine, è utile comprendere quante tasse si pagano sui KickBond. I proventi derivanti dal KickBond e dalla sua negoziazione sono assoggettati all’imposta del 26%. La responsabilità fiscale, tuttavia, dipenderà dalle comunicazioni fatte da ciascun obbligazionista agli enti fiscali. Ciò significa che né la squadra di calcio né le piattaforme di scambio dei KickBond agiranno come sostituti d’imposta dichiarando al fisco la tua posizione.
Ma i KickBond sono sicuri?
Affrontiamo adesso la domanda più temuta e cioè quella legata ai rischi dall’investimento in Kickbond: “Chi mi garantisce il pagamento degli interessi e il rimborso dei miei soldi?”
Sciogliamo subito ogni dubbio. Il KickBond non ha una garanzia specifica (unsecured) ed è garantito esclusivamente con il patrimonio dell’emittente.
Chi acquista il KickBond si espone dunque al rischio di credito della società di calcio, e cioè alla possibilità che gli interessi e il capitale a scadenza non vengano rimborsati in tutto o in parte.
Trattandosi di un’obbligazione, in caso di fallimento della società, il rimborso del KickBond avviene prima degli azionisti ma, essendo unsecured, successivamente rispetto ai creditori garantiti.
Ritornando al “Birsa-bond”, se la società Chievo Verona dovesse fallire e il patrimonio liquidato risultasse insufficiente a soddisfare gli aventi diritto, l’investitore subirebbe una perdita parziale o integrale del suo investimento.
Stando all’ultimo bilancio del Chievo Verona, emerge un preoccupante rapporto tra debito finanziario netto e patrimonio netto, pari a 6,4.
Si tratta di una misura di sostenibilità del debito finanziario e quando è così elevata indica una situazione finanziaria a dir poco traballante.
Va tenuto a mente che soltanto negli ultimi 15 ben 146 squadre di calcio sono fallite (o esclusione dalla partecipazione) dai campionati professionistici. Gli esempi più eclatanti sono Fiorentina, Napoli, Torino e Parma ma non ci dimentichiamo di tantissime squadre di Serie B e Lega Pro.
Occhio dunque alle fregature! Con ogni probabilità, molte società di calcio emetteranno presto nuovi KickBond, ma l’investitore deve sempre valutare bene lo stato di salute finanziaria dell’emittente.
Il KickBond non può essere considerato un gioco. Ricordati che dietro ad un rendimento o un guadagno promesso c’è sempre una certo ammontare di rischio.
E questo va al di là della tua fede calcistica o della tue capacità di scovare nuovi talenti.