L’obiettivo di chiunque scelga di investire del denaro è quello di ottenere un incremento del proprio capitale. Per fare ciò è importante investire avendo un orizzonte temporale adeguato. Nella pratica, molti risparmiatori si scontrano con l’innata voglia di rendimenti immediati e con la paura di rischiare il proprio capitale. Il risultato è che spesso il comportamento del singolo mina fortemente il rendimento finale.
Per chiarire la situazione immaginiamo che tu abbia investito 1.000 euro su un titolo azionario. La società più scambiata a Piazza Affari è Intesa Sanpaolo, che può servici egregiamente da esempio, tanto per fare riferimento a dei dati reali recenti. Supponiamo
che tu abbia acquistato i titoli il 12 novembre 2014, alla chiusura della negoziazione in Borsa.
Ecco cosa sarebbe successo il primo giorno
Hai seguito l’andamento del titolo con attenzione tutto il giorno e sei molto soddisfatto del risultato. Il titolo ha chiuso a +0,8% rispetto al giorno precedente, e tu hai guadagnato 8 euro in un solo giorno.
“Che giornata! Dopo una grande partenza, il prezzo delle azioni è crollato in picchiata tanto da farmi andare di traverso il pranzo. Nel pomeriggio il prezzo ha però ripreso a salire, chiudendo la giornata a un dignitoso +0,8% rispetto alla chiusura di ieri. Lo sapevo che questo è davvero un ottimo investimento, nei giorni prossimi dovrei comprarne ancora”.
L’entusiasmo è comprensibile e comune a chiunque segua i mercati finanziari, basti pensare a tutto l’interesse di televisioni e giornali per l’andamento giornaliero delle Borse. Il risultato di un solo giorno è però del tutto irrilevante e prendere decisioni sulla base di questi movimenti di brevissimo periodo è estremamente dannoso.
Ecco cosa sarebbe successo all’investimento in due giorni
Nessuno sa dove andrà il prezzo del titolo in futuro. Possiamo però dare un’occhiata al passato, anche solo al giorno prima che tu investissi. La situazione non sembrava così rosea. Il titolo ha perso nei due giorni considerati oltre il 2,8%, con una perdita di 28 euro sui 1.000 investiti.
“Cosa? Se avessi investito un giorno prima avrei perso dei soldi? Magari si tratta solo di sfortuna, aspettiamo e vediamo.”
Questo caso è emblematico dell’irrilevanza dell’andamento giornaliero di un titolo. Il fatto che un prezzo salga o scenda nel singolo giorno può avere un’infinità di ragioni, e nulla ci dice sulle potenzialità dell’investimento. È necessario quindi allargare l’intervallo di riferimento.
Ecco cosa sarebbe successo all’investimento in sei mesi
Il prezzo del titolo è salito, è sceso, è risalito, è risceso. Il risultato è stato una perdita del 1,5%.
“Oh no. Non credo che tutto questo faccia per me. Se il prezzo dei titoli sale e poi torna più basso, tanto vale lasciare i soldi sul conto corrente. Almeno sono sicuro di non perdere nulla.”
Ecco cosa sarebbe successo all’investimento in un anno
“Davvero? Investendo un anno fa avrei ottenuto una performance del 28%? Avrei quindi 280 euro in più? Sembra davvero niente male per l’investimento di un anno. Decisamente più di quanto avrei guadagnato su qualsiasi conto deposito o con un Buono Fruttifero Postale. Da questa prospettiva anche le perdite e l’andamento altalenante delle ultime settimane non sembrano gravi.”
Ecco cosa sarebbe successo all’investimento in tre anni
“Ok! Mi è chiaro adesso che il prezzo di un titolo, anche se si apprezza nel lungo periodo, non si muove secondo una traiettoria lineare. Se avessi investito 1.000 euro tre anni fa, oggi sarebbero 1960, quasi il doppio, ma per arrivarci avrebbero attraversato diversi picchi e discese.”
È così. L’investimento può dare frutti solo nel lungo periodo e la volatilità, termine tecnico che indica proprio questo moto non rettilineo dei prezzi, è una componente che non si può non tenere in considerazione. Ci sono però pochi semplici accorgimenti con cui la volatilità può essere contenuta e i risultati ottimizzati.
Diversifica
L’esempio numerico sopra è fatto con riferimento a un solo titolo. In una strategia di investimento sostenibile non investirai mai in un solo titolo, per quanto tu lo reputi interessante. Questo sia perché nessuno sa dove andrà il mercato in futuro e potresti sbagliarti, sia perché un singolo titolo è estremamente volatile. Suddividendo il rischio su diversi titoli, in settori e aree geografiche diverse o su diverse asset class (un po’ di azioni, un po’ di obbligazioni), la volatilità del portafoglio è fortemente ridotta.
Poniti un obiettivo di lungo termine e sii coerente
Abbiamo visto che l’obiettivo di apprezzamento del capitale investendo è perseguibile sono con un orizzonte temporale di medio e lungo periodo. Non prendere quindi decisioni guidate dall’impulso sul movimento del singolo mese, settimana o addirittura della giornata.
C’è di più, puoi sfruttare la volatilità dei mercati a tuo vantaggio
Vendere un titolo quando il prezzo è elevato e ricomprarlo quando è sceso è sicuramente un modo per ottenere un rendimento più elevato rispetto alla strategia del cassettista, che compra un titolo e lo mantiene. Non potendo prevedere l’andamento del mercato, è impossibile rincorrere il momento perfetto per comprare e vendere. È importante quindi muoversi con metodo e gradualità, acquistando un titolo man mano che il prezzo scende e vendendolo, gradualmente, quando il prezzo sale.
Investire per il lungo periodo può portare grandi soddisfazioni al risparmiatore, se si creano le condizioni per approfittare dei benefici. AcomeA permette di investire anche con piccole somme su fondi di investimento con portafogli diversificati, offre una gestione attiva investendo dove si vedono le opportunità più interessanti e mette a disposizione del risparmiatore degli optional da associare al portafoglio di fondi per meglio affrontare la volatilità dei mercati.
Prova gratuitamente il simulatore di portafogli di investimento di AcomeA. Un tool gratuito che permette di sperimentare e analizzare in modo semplice e intuitivo diversi portafogli di fondi comuni di investimento.
