C’era una volta un tacchino… vi chiederete e questo cosa c’entra con l’investimento e con gli investimenti sicuri? Tra poco lo scoprirete.
Dall’ultima indagine Consob emerge che gli italiani hanno un obiettivo: investire in prodotti ad alto rendimento e basso rischio. E’ giusto fare chiarezza: la ricerca dell’investimento sicuro ma redditizio è una costante, ed è frutto soprattutto della scarsa alfabetizzazione finanziaria dei risparmiatori.
Il mondo della finanza non è ancora riuscito ad inventare questo tipo di prodotto anche se nel corso degli anni molto spesso le promesse di chi confeziona prodotti di investimento cercano di cavalcare questi bisogni: “Cedola garantita 3%”, “Obbligazioni bancarie con rendimento del 4%”, “conti deposito”.
Ne abbiamo parlato più volte nelle pagine di questo blog per cercare di trasmettere due concetti:
– chi vi promette rendimenti senza rischi sta bluffando;
– il rischio è una componente certa dell’investimento e deve essere gestito, evitarlo non è né possibile né conveniente.
Nel video, grazie alla metafora del tacchino di Bertrand Russel cerchiamo di capire come il passato di un investimento sia un pessimo consigliere per le scelte future e ciò che si è dimostrato sicuro e privo di rischio in realtà può riservare brutte sorprese per gli investitori.
Sui mercati finanziari spesso i movimenti sono imprevedibili dunque, se il passato di un investimento ce lo fa percepire come stabile e poco volatile è sbagliato credere che sarà così per sempre.
E’ errato andare alla ricerca dell’investimento sicuro, è necessario invece capire quali sono invece le nostre esigenze. Quali sono i rischi che corriamo se investiamo in determinati prodotti finanziari e come possiamo gestirli affinché diano maggior valore nel tempo