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Per un’economia come quella italiana, già caratterizzata da una crescita stagnante, il Coronavirus (Covid-19) rischia di provocare una vera e propria emergenza economica.
La diffusione dei casi di Coronavirus ha infatti colpito in modo particolare l’area economica più trainante del paese, cioè la Lombardia e le altre regioni del Nord Italia.
Dagli stop ai grandi eventi fieristici alle migliaia di cancellazioni presso le strutture ricettive, gli impatti economici del Coronavirus rischiano di ripercuotersi su tutto il territorio nazionale, mettendo a dura prova la resilienza delle nostre imprese.
La maggior parte dell’economia italiana si concentra nel Nord del paese. Le regioni del Nord Italia insieme contribuiscono al 56% del PIL, con la Lombardia che da sola vale 1/5 di PIL.
In termini occupazionali, quest’area genera circa la metà degli occupati del paese (47%). Il Nord Italia è, inoltre, sede di aziende altamente innovative e aperte all’internazionalizzazione.
Lo dimostra il fatto che il 73% dell’esportazioni italiane verso l’Unione Europea proviene proprio dalle regioni del Nord.
Fonte: Goldman Sachs
Il turismo è senz’altro una dei settori più penalizzati dagli effetti del Coronavirus. Le restrizioni ai voli per l’Italia e le raccomandazioni di limitare i viaggi nel Belpaese stanno producendo danni devastanti per un settore e un indotto chiave per la nostra economia.
Il comparto turistico produce un contributo diretto del 5% a Pil italiano. Ma se consideriamo l’indotto nel suo complesso il contributo totale sale al 13%.
In termini occupazionali, l’industria genera 3,5 milioni di lavoratori (il 15% del totale dell’occupazione). Insieme a Grecia, Portogallo e Spagna, l’Italia è dunque un paese fortemente dipendente dal turismo.
Secondo le stime del World Travel & Tourism Council, nel 2020 sono attesi 61.3 milioni di visitatori in Italia, con una previsione di spesa potenziale pari a 42.5 miliardi di euro, che equivale al 7.7% del nostro export.
Se Roma Fiumicino è l’aeroporto nel quale ogni anno transitano più passeggeri in Italia (43.5 milioni), Venezia è la città più visitata dai turisti stranieri, con oltre 27 milioni di notti trascorse nelle strutture ricettive.
Aeroporto | Passeggeri totali |
Roma Fiumicino | 43.532.573 |
Milano Malpensa | 28.846.299 |
Bergamo | 13.857.257 |
Venezia | 11.561.594 |
Napoli | 10.860.068 |
Catania | 10.223.113 |
Bologna | 9.405.920 |
Palermo | 7.018.087 |
Milano Linate (*) | 6.570.984 |
Roma Ciampino | 5.879.496 |
*Lo scalo di Milano Linate e’ stato chiuso dal 27 luglio al 25 ottobre, con conseguente trasferimento a Milano Malpensa delle attivita’ operative
Fonte: ASSOAEROPORTI
Stando ad una simulazione realizzata da Citi Research, il Coronavirus potrebbe avere un impatto totale pari al 3.6% del Pil annuale italiano.
Restringendo l’orizzonte temporale dell’emergenza a tre settimane, il Pil potrebbe perdere lo 0.27%, mentre se la crisi si dovesse protrarre per sei settimane, la perdita complessiva sarebbe pari allo 0.41%.
Le ricadute economiche provocate dal Coronavirus sono dunque molto preoccupanti per l’economia italiana già stagnante. Nelle regioni del Nord si concentra la metà della produzione e dell’occupazione del paese, mentre l’indotto del settore turistico vale il 13% della nostra economia.
Magari ci vorrà del tempo, ma la macchina produttiva dell’economia italiana in passato ha sconfitto guerre e crisi ben più gravi, e la speranza è che presto possa superare anche l’emergenza del Coronavirus.
È il momento di rimanere uniti, rialzarci e far valere il nostro senso di resistenza che ci ha accompagnato nei momenti difficili della nostra storia.
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