Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Laureata in Economia delle Imprese e dei Mercati presso l’Università Cattolica di Milano, al momento laureanda in finanza al termine dei suoi studi presso l’Università Queen Mary di Londra. Quando non è sui libri ama dedicarsi alla fotografia, all’equitazione e allo sci.
Da qui fino a gennaio 2018 le banche si ritroveranno a dover apportare una serie di modifiche delle politiche di remunerazione in modo tale da ridurre i rischi effettivi e potenziali derivanti alla modalità di incentivi alla vendita di prodotti finanziari alla clientela.
Secondo la contabilità mentale, a livello inconscio, la provenienza e lo scopo finale del denaro hanno una forte influenza su come sarà utilizzato. Questo approccio può avere notevoli vantaggi: ci consente di investire più efficientemente e razionalmente. Vediamo come e perché.
Il rapporto Consob 2016 evidenzia il bassissimo livello di conoscenze finanziarie detenuto dagli italiani. Accanto a ciò l’ignoranza del risparmiatore offra la possibilità alla “vecchia finanza” di lucrare su rendite di posizione e su situazioni di scarsa trasparenza.
Le tanto agognate pensioni degli italiani sono al centro del dibattito politico ed economico di queste giornate. Ma qual è l’atteggiamento degli italiani nei confronti della previdenza?Come cambiano le pensioni e quali sono le prospettive per il futuro?
Ritorno del mattone e ricerca di investimenti sicuri. Questo è ciò che emerge dall’Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2016
In tema di investimento la vita di ciascuno di noi è costellata da svariati obiettivi che si possono articolare dall'acquisto di una casa a finanziare la propria pensione ecc. Non è possibile pensare che investendo il proprio denaro con il solo scopo di ottenere una performance superiore a quella del mercato, nel limite della nostra avversione al rischio, ci permetta di realizzare tutti questi obiettivi.
Ape è l’acronimo di “anticipo pensionistico”. Entrerà in vigore con la legge di stabilità del 2017, e prevede che dal 1° gennaio 2017 tutti i lavoratori (privati, pubblici e autonomi) nati tra il 1951 e il 1953, che hanno raggiunto 42 anni di contribuzione, possano anticipare il pensionamento fino a tre anni a fronte di una riduzione dell’assegno pensionistico.