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La Tobin Tax è fuorilegge. È quanto dicono i legali consultati dall’Unione europea che ritengono che la tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) oltrepassi i confini delle giurisdizioni nazionali e sia distorsiva della concorrenza tra paesi. Inoltre viola la libertà di circolazione dei capitali, uno dei principi cardine garantiti dal mercato unico. E allora perché l’Italia è tra i pochi paesi ad averla già adottata?
In continuo peggioramento il mercato del credito. Per le imprese come per le famiglie è sempre più difficile ottenere un prestito. E le banche cosa fanno?
La tassazione (diretta e indiretta) riconducibile alle amministrazioni locali in Italia è aumentata del 500% dal 1992 ad oggi (passando da 18 miliardi a 108), a fronte di un aumento delle spese di regioni, provincie e comuni del 126%. È quanto emerge dal recente rapporto pubblicato da Confcommercio e ancora oggi leggiamo che i comuni si apprestano ad approvare ulteriori rincari su alcune imposte locali.
Che le banche ricorrano a mille stratagemmi per “arrotondare” le entrate a nostre spese, è cosa nota. Ma questa volta l’hanno fatta grossa!
Solo pochi giorni fa la Banca D’Italia ha recepito alcune direttive europee in relazione alla trasparenza dei servizi bancari e finanziari. In particolare l’ente ha posto l’accento sul cosiddetto “conto di base”.
E’ sempre così: ogni giorno le radio, la tv e il web ci parlano di un’Italia debole, ridimensionata, impotente. Ci viene descritto un Paese in ginocchio che, tra fallimenti, esodati, e giovani disoccupati, sembra andare alla deriva. È vero. I problemi non mancano e sono ben visibili a tutti. Il Sistema Paese è ingolfato: politica, burocrazia, banche e corruzione mettono in difficoltà anche i più convinti ottimisti.
Dopo i dubbi iniziali ed un bilancio informale negativo sulla tassa sulle transazioni finanziarie (FTT) all’italiana in vigore dal dal 1 marzo 2013 si paventa, oggi, l’ipotesi di una Tobin Tax europea che, a partire dal 2014, prevedrebbe la tassazione delle operazioni in titoli di Stato. Il nostro Governo si oppone ma resta da vedere se, almeno questa volta, riuscirà a spuntarla.
Il neonato Governo è a caccia di circa €20 miliardi per finanziarie le spese scoperte e le richieste dei partiti. Per l’abolizione e restituzione dell’IMU servono €12 miliardi. Dove trovarli? In parte riducendo i costi dell’apparato statale ed in parte inasprendo il carico fiscale su giochi, lotterie, alcolici e tabacchi – un approccio non degno di un buon padre di famiglia.