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La tua banca è estremamente generosa e ti offre ghiottissimi tassi di interesse sul conto deposito! Con questa promessa, che ha preso piede nel sistema bancario da un paio d’anni, le banche hanno attirato i risparmi di molti italiani, proponendo un prodotto sicuro come un conto corrente ma altamente remunerativo. Ma è davvero possibile? Ovviamente no.
Sembra che la creatività dell’industria finanziaria non abbia limiti. Forse è proprio così! Ma è veramente al nostro servizio? Il caso di oggi sono le obbligazioni legate ai disastri naturali, i catastrophe bonds, o Cat bond. Ci servono davvero o i risparmiatori sono usati per l’ennesima volta?
In continuo peggioramento il mercato del credito. Per le imprese come per le famiglie è sempre più difficile ottenere un prestito. E le banche cosa fanno?
Non si parla altro che di IMU sulla prima casa: un conto da 4 miliardi di euro che potremmo risparmiarci. Se da un lato farebbe comodo a tutti evitare questa ennesima tassa, dall’altro siamo proprio sicuri che si tratti di una priorità? Non sarebbe meglio intervenire su altre voci la cui eliminazione comporterebbero un netto miglioramento delle condizioni economiche dei cittadini e delle aziende consentendo di creare nuovi posti di lavoro e maggiore reddito?
Vuoi acquistare un frigorifero ma non hai liquidità al momento? Non preoccuparti, lo paghi in comode rate, basta strisciare la tua carta! Vuoi un vestito? In comode rate! Vuoi un cellulare? In comode rate anche quello! Le carte di credito revolving, sempre più diffuse, facilitano l’accesso al credito personale, ma a costi elevatissimi! Siamo sicuri che ci convengano?
La svolta è vicina! L’hanno detto in questi giorni i vertici del Governo e di Banca d’Italia indicando segnali di ripresa all’orizzonte. Perfetto. La stessa Banca d’Italia tuttavia, in una recente pubblicazione, traccia un bilancio catastrofico sullo stato di salute dell’industria nazionale. Dove starà la verità?
Hai paura dell’inflazione? Ecco l’ennesimo amo che è stato lanciato per attirare i risparmiatori su un prodotto finanziario di una banca. Siamo andati a vedere che cos’è e quali i vantaggi (o gli svantaggi) per il risparmiatore.
“Vuoi far crescere il tuo capitale senza rischi? Interessi fino al 7%”. Sembra la tipica offerta che non si può rifiutare, ma recentemente l’AGCM, autorità garante per la concorrenza e il mercato, ha multato Unicredit per pratica commerciale scorretta. Vediamo che cosa è successo e cosa impariamo dalla vicenda.
Le agenzie di rating sono da anni oggetto di forti critiche da parte della politica e dell’economia. L’ultima voce che si alza dal coro è quella di Banca d’Italia, CONSOB, IVASS e COVIP che in una nota congiunta invitano i gestori di fondi a non fare affidamento esclusivamente sui giudizi delle agenzie di rating, ma di dare maggior peso invece a procedure interne di valutazione del rischio.
La tassazione (diretta e indiretta) riconducibile alle amministrazioni locali in Italia è aumentata del 500% dal 1992 ad oggi (passando da 18 miliardi a 108), a fronte di un aumento delle spese di regioni, provincie e comuni del 126%. È quanto emerge dal recente rapporto pubblicato da Confcommercio e ancora oggi leggiamo che i comuni si apprestano ad approvare ulteriori rincari su alcune imposte locali.