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Il Presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato ieri misure di incentivo monetario ben superiori alle attese. L’obiettivo è chiaro: cercare di stimolare la crescita economica dell'area Euro. Come si vede dall'immagine, la reazione della stampa tedesca, critica nei confronti di questi metodi, è stata decisamente forte, ma Draghi vuole usare tutti i mezzi per evitare il peggio.
Giorni fa l’Esma, ha lanciato un allarme sui fondi comuni dichiarando che tra i fondi a gestione attiva molti si limitano a copiare il mercato. Ma limitarsi ad annunciare che qualcuno sta ingannando i risparmiatori senza dire chi è l’ingannatore, non fa altro che generare incertezza e spalmare la perdita di reputazione tra tutti anziché punire i reali colpevoli.
La scarsa crescita e il rallentamento della produttività del Paese sono un vero e proprio circolo vizioso. Ecco perchè le scelte di politica fiscale del governo sono oggi più fondamentali che mai.
I numeri che arrivano dall'occupazione sono molti e confusi. Per il Governo numeri da capogiro, per altri numeri che ancora ci relegano tra gli sfortunati d'Europa. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
Soltanto 13 dei 30 ricercatori che hanno vinto il finanziamento di un bando porteranno avanti il loro progetto in Italia. Ciò che tenteremo di fare è di valutare la politica della ricerca italiana, ad iniziare dalla sua sostenibilità economica.
Nonostante il Carnevale sia passato da qualche settimana, si continuano a vedere in giro delle maschere che rischiano di generare confusione e prendersi ulteriormente gioco dei piccoli investitori.
L’attuale contesto, caratterizzato da bassi rendimenti obbligazionari, elevata volatilità sui mercati e incertezza legata ai rischi geopolitici, è terreno fertile per creare prodotti che possono trarre in inganno gli investitori.
In questi tempi turbolenti ci chiediamo quale sia il miglior consiglio per affrontare i mercati. Come sostiene (anche) un recente articolo del “The Atlantic”, si tratta di un suggerimento sempre valido: mai investire seguendo i media.
Settimana di pausa per i prezzi del petrolio in caduta libera da mesi a causa dell'eccesso di produzione, grazie all'accordo tra Russia e Arabia Saudita. Ma si tratta veramente di un'inversione di tendenza?
L'Economist ha dedicato un articolo ai tassi d'interesse negativi. Limiti e conseguenze di un mondo che va alla rovescia, in cui i grandi supermercati pagano i loro fornitori prima che la merce sia venduta (anzichè mesi dopo).
Le previsioni sbagliate di borsa non si contano e bisogna dire che molte di loro sono state formulate dalle più autorevoli fonti.