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Nel 21° secolo, l’innovazione è diventata il cuore e la forza motrice della crescita economia. Sia i paesi sviluppati che quelli emergenti sono in corsa per abbandonare l’industrializzazione e adattarsi ad un nuovo tipo di società imprenditoriale focalizzata sulla tecnologia.
Ogni anno, il Bloomberg Innovative Index classifica i 60 paesi più innovativi del mondo, analizzando decine di criteri tra cui la spesa per ricerca e sviluppo, capacità produttiva e concentrazione di società ad alta tecnologia. Ogni paese ottiene un punteggio complessivo tra 0 e 100.
Nell’edizione del 2019, la Corea del Sud, con un punteggio totale di 87.38, si aggiudica il trono di economia più innovativa del mondo per il sesto anno consecutivo.
Al secondo posto c’è la Germania (87.3), che guadagna due posizioni rispetto ad un anno fa, sulla base del valore aggiunto derivante dall’intensità della produzione e della ricerca, la maggior parte è stata costruita attorno a giganti industriali come Volkswagen AG, Robert Bosch GmbH e Daimler AG. La Finlandia, terza con un punteggio pari a 85,57, guadagna quattro posizioni rispetto all’edizione passata.
Gli Stati Uniti sono tornati nella top 10 quest’anno dopo essere stato esclusi dai primi 10 nell’indice Bloomberg Innovation del 2018.
L’Italia si posiziona 21° in termini di indice di innovazione, con un punteggio complessivo di 72,85. Rispetto all’anno scorso abbiamo perso una posizione, uscendo così dalla top 20.
I paesi che hanno subito i maggiori ribassi sono stati invece Turchia e Ucraina, entrambi usciti dalla top 50.
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