Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Il termine Bitcoin è sulla bocca di tutti, il suo valore cresce di giorno in giorno ed ormai è diventato di uso comune. In Cina spopola, mentre negli Stati Uniti sono già stati istallati i primi bancomat dedicati, ma in molti ancora non sanno di cosa si tratta. Cos’è dunque il Bitcoin?
La lira turca non è più un porto sicuro! Gli emergenti affossano le borse! I media possono fornire informazioni utili per investire? Se leggo il giornale tutti i giorni, sarò più in grado di capire quello che accade sui mercati? Riuscirò a investire e disinvestire al momento giusto? Probabilmente no.
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio. I detti popolari, spesso tramandati di generazione in generazione rispecchiano, molto spesso, esperienze di vita. Ed è dalle esperienze che bisogna imparare per meglio affrontare il futuro. Questo è tanto vero nella vita reale quanto in finanza. Un settore dove ci si affida a previsioni, stime o aspettative e valutazioni che spesso si rivelano errate
Sempre meno ricchi. La ricchezza delle famiglie italiane è scesa del 12,7% tra il 2010 e il 2012, ma non per tutti. Questa è, infatti, sempre più concentrata e i dati suggeriscono che il processo potrebbe continuare.
Un’impresa su quattro in Italia è stata vittima di un crimine. I reati più diffusi riguardano l’appropriazione indebita, le frodi negli appalti e quelle informatiche. Un enorme danno per le imprese, coinvolte e non, e per ognuno di noi.
Buoni Fruttiferi che passione. I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) si confermano una delle scelte preferite dai risparmiatori italiani. Nel 2012 il 5,6% delle famiglie deteneva investimenti in Buoni Fruttiferi Postali, e il valore totale di questi ammontava a 213 miliardi di euro. Questo enorme successo è totalmente spiegato dalle caratteristiche del prodotto oppure c’è anche dell’altro?
“Lanciando una notizia a grandi lettere la gente pensa che sia indiscutibilmente vera”. In questa frase, Jorge Luis Borges, grande scrittore argentino spiega con poche parole quanto i titoli delle prime pagine dei giornali, a volte, offuscano la realtà che si cela dietro le notizie. Ultimo esempio è la lettura data dai quotidiani al pronunciamento della Corte Costituzionale tedesca dello scorso venerdì in merito al piano di acquisto bond della Banca centrale europea, l’Outright Monetary Transactions (Omt).
Le banche non erogano credito all’economia anche perché sono schiacciate dall’enorme mole di crediti in sofferenza. Una bad bank, letteralmente una banca cattiva, potrebbe liberare le banche di questo peso e rendere disponibili risorse da dirigere verso l’economia reale, attraverso una ripresa dei crediti. Ma come funziona una bad bank? E quali sono i rischi di questa operazione?
Che il sistema produttivo italiano sia bancocentrico non è una novità. La crisi che attanaglia il Paese da anni ne ha solo amplificato gli effetti, riproponendo i problemi irrisolti del sistema finanziario italiano: la dipendenza dalle banche, l'assenza di mercati azionari e obbligazionari sviluppati e la mancanza di risorse alternative per l’accesso al credito.
Sembra ormai vicino l'approdo dei fondi comuni a Piazza Affari. Il progetto che prevede la creazione di un mercato quotato dei fondi comuni è arrivato alle sue fasi finali. Archiviati i test tecnici, come riportato da Plus24 dello scorso 25 gennaio, si aspetta ormai solo il via libera definitivo delle autorità di vigilanza.