Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
La Fiat abbandona l’Italia. Dall’anno prossimo il primo gruppo automobilistico italiano avrà sede legale in Olanda e sede fiscale in Gran Bretagna.
Ci piace un vestito ma ci sembra caro? Potremmo rimandare l’acquisto aspettando i saldi. Passeggiamo per il supermercato e vediamo la pasta in offerta? Ne compriamo subito un pacco in più di quello di cui abbiamo bisogno nell’immediato. Il fatto che i prezzi scendano fa sì che l’acquisto di un qualsiasi prodotto diventi più interessante. È così per i vestiti, per la pasta, per le auto, per le case… ma non per i prodotti finanziari.
La commissione europea pensa già alle modifiche della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari. La proposta di revisione però si muove sulle linee guida della normativa introdotta già nel 2004. Il settore del risparmio gestito in Italia deve ancora recepire i principi introdotti nel 2004. Non perché manchino le norme, ma forse perché mancano gli incentivi a farlo.
La Federal Reserve, la banca centrale americana, sta svolgendo un’indagine a carico di alcune banche internazionali sulla manipolazione dei tassi di cambio. Ecco come alcune grandi banche internazionali continuano ad agire al di fuori delle regole, calpestando gli interessi dei piccoli investitori e, soprattutto, mettendo ancora a rischio l’intero sistema finanziario.
Quasi un giovane italiano su due non trova lavoro. La disoccupazione in Italia per i giovani sotto i 25 anni è tale che, tra coloro che cercano un lavoro oltre il 40% non lo trova. Un recente studio approfondisce i diversi elementi che alimentano questa piaga.
Le riforme delle pensioni hanno sempre trovato la forte opposizione dei lavoratori, ma spesso di quelli relativamente meno colpiti, ossia coloro più vicini alla pensione. Queste riforme pongono invece grandi sfide a una categoria che si è sentita meno coinvolta, i giovani.
Sul risparmio delle famiglie la politica italiana ha sempre fatto cassa facile, sotto diverse forme, tramite patrimoniali più o meno dichiarate. Sembra inserirsi in questa linea di continuità il recente intervento del segretario del PD Renzi, che si dichiara favorevole a un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. O forse no?
Un italiano su tre non ha risparmi accantonati e il 42% non avrebbe risparmi sufficienti a soddisfare il fabbisogno di tre mesi. È quanto risulta dalla recente indagine di ING sul risparmio in diversi paesi europei, che tratteggia la situazione critica provocata dalla contrazione dei redditi degli ultimi anni, da uno Stato che ha avuto un atteggiamento quasi punitivo verso il risparmio, e da un totale analfabetismo finanziario.