Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
L’anno nuovo è occasione per ripensare ai dodici mesi trascorsi e soprattutto per guardare al futuro, fare piani e buoni propositi. Spesso si sente la necessità di investire meglio, senza sprecare i propri risparmi in prodotti scadenti o poco convenienti. Ecco quindi le tre domande che dovete farvi (e fare) nel valutare gli impieghi migliori per i vostri risparmi.
È ufficiale. Con la Legge di Stabilità 2014, votata la vigilia di Natale al Senato, è stata finalmente resa ufficiale la modifica dell’imposta di bollo sugli strumenti finanziari. L’imposta, contro cui Risparmiamocelo si è battuto fin dalla sua nascita, ha così sostanzialmente attenuato il suo carattere regressivo, e non è più lesiva del piccolo risparmio. Vediamo di seguito quali sono le modifiche che sono state apportate e cosa cambia per la vita dei risparmiatori:
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Informativa ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. 196/03Come orientarsi tra la moltitudine di fondi comuni disponibili sul mercato? Ecco le sette domande che bisogna fare (e farsi) nel scegliere su quale fondo investire.
Grande notizia e grande risultato per Risparmiamocelo. Ieri notte alla Commissione Bilancio alla Camera si è fatto ciò che auspichiamo da anni: un emendamento ha abolito l’importo minimo di 34,2 euro dell’imposta di bollo.
Ma siamo ricchi o siamo poveri? La ricchezza degli italiani è superiore a quella dei tedeschi ma un italiano su tre è a rischio povertà. Questi messaggi, in apparenza contraddittori, mettono chiaramente in luce le profonde fratture che caratterizzano il paese e che dovrebbero indirizzare l’agenda politica.
Bernard Madoff, autore di una delle più grandi truffe finanziarie di sempre, non ha agito da solo. Mentre la magistratura indaga per stabilire se ci siano state altre persone coinvolte nell'attuazione della truffa, bisogna constatare che tale manovra è stata resa possibile soltanto dalla connivenza di tutto un sistema, di controlli che non hanno funzionato e soprattutto di una cultura finanziaria che ha preferito non porsi problemi scomodi a fronte di importanti guadagni nell'immediato.
L’Italia è più corrotta di Montenegro e Ghana. È quanto emerge dall’indice di percezione della corruzione pubblicato da Transparency International. Un campanello di allarme per tutto il Paese perché la corruzione pesa fortemente sulle nostre tasche e rappresenta un grande ostacolo per le potenzialità di ripresa economica.
Il settore bancario è chiamato ad affrontare sfide cruciali che avranno un impatto enorme sul sistema Italia. L’esigenza di riavvicinarsi al sistema industriale da un lato, fornendo supporto creditizio e consulenza che aiutino davvero le aziende, e dall’altro il tornare a incentivare il risparmio attraverso prodotti semplici e trasparenti e servizi innovativi, richiedono un enorme sforzo al sistema bancario. Non è certo però se questo sia attrezzato per raccogliere la sfida.
Alla Camera si presenta l'ultima occasione per modificare l'imposta di bollo, eliminandone il carattere regressivo e anticostituzionale. Riusciremo a non perdere questa occasione?
La fiducia dei consumatori italiani registra questo mese un aumento rispetto alla rilevazione di ottobre, con l’indicatore ISTAT che raggiunge quota 98,3 dal precedente valore di 97,3. Se il dato non può che essere accolto con piacere, dalla rilevazione emergono però diversi elementi che inducono a cautela: i timori sul futuro rimangono forti e in peggioramento così come la percezione della realtà complessiva del paese. Rimane, al massimo, un amaro ottimismo.